Ineos Grenadiers, il direttore tecnico Scott Drawer parla dei piani per il futuro: “Non acquisteremo più i migliori corridori, svilupperemo i nostri”

La Ineos – Grenadiers guarda al futuro. La formazione britannica, ormai da 14 anni nel gruppo, sta attraversando un periodo di transizione che, dopo gli anni dei trionfi al Tour de France e non solo con Chris Froome, Geraint Thomas e Bradley Wiggins, li vede leggermente più indietro rispetto agli altri squadroni del ciclismo professionistico, specialmente per quello che riguarda le grandi corse a tappe. Sebbene, infatti, nelle ultime stagioni siano arrivati buoni risultati al Giro d’Italia con il 38enne gallese, l’ultima vittoria in un GT per i britannici risale al 2021 quando Egan Bernal conquistò proprio la Corsa Rosa.

Proprio in questa ottica di riavvicinarsi alle più importanti formazioni del World Tour si inserisce il nuovo programma di sviluppo annunciato dalla Ineos, che mira a far crescere i migliori talenti del mondo del ciclismo, specialmente britannici, alla ricerca del nuovo fuoriclasse in grado di vincere la Maglia Gialla. Intervistato da Cyclingnews, il direttore delle performance della formazione britannica Scott Drawer ha spiegato in che modo lavorerà, insieme ai suoi collaboratori e allo staff, per raggiungere questo obiettivo: “I nostri proprietari sono fortemente determinati a sviluppare il nostro talento. Non acquisteremo i migliori corridori ma svilupperemo i nostri. È un approccio più entusiasmante per gli allenatori e per i corridori. Per vincere nuovamente un Grande Giro, i nostri investimenti e il nostro lavoro devono essere sui giovani talenti”.

Il piano di rinnovamento della squadra è già in moto, con la recente notizia dell’arrivo del 18enne danese Peter Øxenberg che ha già messo in chiaro su che tipo di talenti si concentrerà, anche in ottica di mercato, la squadra di John Allert. “Non stiamo pensando al prossimo anno – continua Drawer – siamo concentrati su quelle che saranno le richieste dello sport nel 2030. Se ci concentrassimo sul prossimo anno, tutti sarebbero già davanti a noi. Quindi stiamo cercando di essere più creativi e di ricostruire“. Non è ancora chiaro in che modo la squadra inglese deciderà di sviluppare il programma di sviluppo, la scelta tra la creazione di una squadra di sviluppo (sullo stile di tante altre squadre come la UAE Emirates o la Visma|Lease a Bike) oppure sull’appoggiarsi a formazioni satellite non è ancora stata ufficialmente presa.

“Abbiamo già un piccolo programma di sviluppo chiamato ‘Ascent’ e vogliamo incrementarlo. – conclude il tecnico britannico – Il percorso classico per diventare un ciclista World Tour è cambiato. Tutto inizia ad un’età più giovane. Stiamo ragionando attentamente su come creare in modo giusto questo percorso. Lo sviluppo dei corridori sarà una parte importantissima della squadra in futuro. Vogliamo che i migliori giovani talenti, britannici e non solo, vedano quello che facciamo e decidano di affidarsi a noi per la loro crescita”.

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